Dottrina dell'architettura

10 Ottobre 2020
– Dottrina dell’architettura

Il Duomo di Imperia: la facciata della Basilica di San Maurizio

È il Duomo di Imperia, così come è conosciut0 da tutti. La Basilica concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri fu realizzata su progetto di Gaetano Cantoni negli anni 1781-1828. L’architetto David Napolitano inaugura con questo articolo una nuova rubrica di Formae Lucis per approfondire elementi di volta in volta diversi del patrimonio artistico della diocesi di Albenga e Imperia. In questa occasione, ci conduce in un’analisi della veduta della facciata del Duomo di Imperia, composta attraverso una sovrapposizione di ordini, dorico sotto e ionico sopra, a cui si aggiunge un terzo ordine corinzio per quel che riguarda i campanili.

Osserviamo in dettaglio la composizione dei tre singoli ordini sovrapposti sulla facciata del Duomo di Imperia, dei quali apprezziamo la canonica riduzione delle altezze delle colonne, ben proporzionate:

  • il dorico riprende la tipologia “mutulare” del Vignola, con grandi mutuli [motivi ornamentali] che sorreggono il cornicione e l’architrave costituito da una duplice fascia; la spira della base (ossia la parte circolare con modanature), anch’essa derivata dal Vignola, poggia su un alto dado, anziché sul classico plinto;
  • lo ionico, a base attica, è composto nella tipologia detta moderna (già presente nell’antichità ma diffusasi a partire dal trattato dello Scamozzi), ossia con le volute dei capitelli poste non frontalmente, bensì con un angolo a 45°. Il cornicione presenta un supporto costituito da una serie di piccoli mutuli dal passo più largo rispetto ai classici dentelli: si tratta di una soluzione tipica del Palladio e dello Scamozzi, in seguito spesso utilizzata nell’architettura neoclassica. Il resto della trabeazione risulta molto sobria, con un architrave a due fasce, anziché le classiche tre;
  • il corinzio, che oltre alle colonne trabeate presenta un’arcata centrale classicamente composta con archivolto su alette, è anch’esso a base attica e con una trabeazione simile a quella dello ionico.

Testo a cura dell’Arch. David Napolitano

David Napolitano

David Napolitano, nato a Foligno, di formazione classica, si è laureato in architettura a Firenze, dove ha conseguito contemporaneamente il diploma in pianoforte presso il Conservatorio Cherubini, dedicandosi in seguito anche alla musica antica e prassi clavicembalistica. È esperto in composizione architettonica classica e architettura sacra; allo svolgimento della libera professione, che riguarda sia la nuova progettazione che il restauro, affianca continue collaborazioni con università, dipartimenti, istituzioni accademiche e religiose, in Italia e all’estero, partecipando altresì come relatore a convegni nazionali e internazionali e portando avanti un lavoro di studio e di ricerca, con risultati di grande rilevanza e pubblicazioni scientifiche.