I papi e l'arte - Sezione Novecento

11 Aprile 2022
– I papi e l’arte – Sezione Novecento

Karol Jozef Wojtyla: Papa Giovanni Paolo II

Karol Jozef Wojtyla nasce a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920.  Primo ed unico papa polacco della storia anche slava dopo 455 anni di pontefici italiani, viene eletto il 16 ottobre 1978 col nome di Giovanni Paolo II sotto il motto mariano: “Totus tuus”. Definito “atleta di Dio” per le varie passioni sportive, amò la montagna e praticò diverse attività portando in alto l’amore ad uno sport a misura d’uomo, sano e libero, aperto a tutti come festa e ed amicizia, senza legami ad ogni costo. Ordinato sacerdote nel 1946, nel 1958 è nominato vescovo ausiliare di Cracovia da Pio XII. Nel 1964, Paolo VI lo promuove arcivescovo della medesima diocesi e nel 1967 lo crea cardinale. Eletto papa si rende subito artefice di un progetto pastorale che tiene conto dei valori e delle novità indicati dal Concilio Vaticano II.

Giustificano l’ardore del suo agire il fervore e le varie iniziative inerenti la necessità di una adeguata giustizia sociale e la difesa della famiglia e della vita. Karol Wojtyla non accetta invece il capitalismo e il consumismo, i distorti approcci con la teologia della liberazione, il celibato ecclesiastico e il sacerdozio alle donne. Condanna l’aborto e l’eutanasia, mentre rinnova il dialogo tra nazioni e religioni diverse nel segno dell’ecumenismo. Oltre centoquattro viaggi apostolici crea inoltre le “Giornate mondiali della gioventù” grandi momenti di spiritualità e di incontro. Degna di nota è pure l’operazione riguardante la caduta in Europa del “Muro di Berlino” che ha portato la sconfitta del comunismo in Russia nonostante l’attentato alla sua vita, avvenuto in piazza San Pietro, dal quale si salva per il miracoloso intervento della Madonna di Fatima. L’accompagna un bagaglio ricco di decisioni e di gesti, che la fede del popolo tramuta, durante il gremito funerale, nell’invocazione: “Santo subito”. Giovanni Paolo II torna alla casa del Padre, il 2 aprile 1978. Viene proclamato beato l’1 maggio 2011 da Benedetto XVI e dichiarato santo da papa Francesco il 27 aprile 2014. La festa liturgica è fissata il 22 ottobre giorno in cui papa Wojtyla si presentò per la prima volta al popolo dal balcone di San Pietro. E’ patrono delle Giornate Mondiali della gioventù e delle famiglie.

Il giovane Karol fu anche intenso poeta e artista. Lo dimostra la pubblicazione del dramma teatrale “La bottega dell’orefice”, un testo, dedicato al mistero dell’amore sponsale, uno dei temi lungamente affrontati sia prima che durante il suo pontificato. Sviluppato su tre atti, il dramma narra la storia di tre coppie. Teresa e Andrea, uniti da un legame profondo e forte, capace di sopravvivere davanti a prove grandi, mentre Stefano e Anna subiscono il fallimento del matrimonio e Cristoforo e Monica combattono invece fra l’incertezza e la fiducia dell’amore che portano con sé. Tre esperienze umane che si uniscono in un luogo misterioso e pieno di sacralità, la bottega dell’orefice, nella quale le coppie si interrogano su che cosa consiste il vero amore, fino a scoprire che è esso il valore più straordinario, che esiste “per sempre” nel respiro eterno ed infinito della vita.

[Testo a cura di G.B. Gandolfo]