Chiese nel verde

8 Maggio 2024
– Chiese nel verde

Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta a Dolcedo

Descrizione

L’immobile è ubicato sulla sponda destra del Rio dei boschi che in quel tratto, prendendo il nome del Santuario, viene chiamato “Rio Madonna dell’Acquasanta”. Vi si arriva dalla fraz. Lecchiore tramite la strada mulattiera che unisce detta frazione con la frazione Valloria del Comune di Prelà. Il santuario è una costruzione a forma basilicale e abside poligonale; si presenta costituita da un pronao esterno e da un’unica navata con altare rialzato rispetto al piano della chiesa; dietro l’altare è situato il coro e da questo si accede alla retrostante sacrestia. Il campanile che contiene la cella campanaria, forma con le altre parti della chiesa un unico corpo di fabbrica e si eleva sul muro perimetrale longitudinale prospiciente verso il torrente.

Pianta

Edificio composto da un’aula rettangolare e da un profondo presbiterio di ugual forma concluso da un’abside semicircolare. L’edificio è preceduto da un portico sostenuto da quattro sottili colonne, la volta a crociera è decorata con l’immagine dell’Assunta e dei quattro Evangelisti. Sulla destra del Santuario si trova la nicchia della Madonna dell’Acquasanta, accanto a una fontana di acqua perenne. Attorno al sacro recinto sono sedili in pietra.

Elementi decorativi

Preziosi stucchi ottocenteschi, che si possono attribuire al comasco Casella, decorano il presbiterio, mentre una cornice modanata unifica gli spazi. Le volte sono a botte lunettata. Quattro eleganti cornici in stucco con volute vegetomorfe decorano le pareti del presbiterio e dell’aula. L’immagine (una Madonna con Bimbo riccamente vestita) si trova sopra l’altare, di tipo monastico, tra le statue di S, Anna e di S. Gioacchino. La chiesa è preceduta da un agile pronao, affrescato con scene della vita della Madonna.

Arredi

Pregevole è l’imponente altare maggiore in marmi policromi settecentesco in cui sono state incluse le due statue in marmo bianco eseguite nel primo Seicento di S. Giacomo e S. Filippo, citate dal Paneri nel Giardinello.

Facciata

Al di sopra del portale ottocentesco in marmo bianco si apre una finestra bilobata, mentre le caratteristiche finestrelle di devozione si aprono ai lati.

Campanile

Situato centralmente sul lato sinistro, il campanile ha base quadrata e copertura a cuspide intonacata. Lesene d’angolo incorniciano le monofore della cella campanaria. I prospetti sono intonacati e tinteggiati.

Pavimenti e pavimentazioni

Il pavimento dell’aula e del coro è in ardesia con tozzetti in marmo, quello del presbiterio è in marmo bianco e nero posato a 45 gradi.

Coperture

La copertura a due falde ha il manto in tegole marsigliesi con gronda in abbadini di ardesia.

Notizie storiche

1604 ‐ 1604 (costruzione intero bene)

La tradizione racconta che, nel sec. XVII, certe truppe, accampate nella zona, al momento della partenza, a memoria degli scampati pericoli, collocano una statua marmorea della Vergine in una nicchia, sotto i piedi della quale in seguito comincia a scorrere una polla d’acqua, ritenuta miracolosa; nel 1604 si data la costruzione dell’edificio

1624 ‐ 1653 (citazione intero bene)

Nel Sacro e Vago Giardinello citato come Oratorio di Santa Maria dell’acqua santa nella Villa di Lecchiore

1712 ‐ 1712 (realizzazione acciottolato)

Realizzazione dell’acciottolato sul lato sinistro della piazzetta

1856 ‐ 1856 (citazione intero bene)

L’Oratorio è citato nella visita pastorale del 1856

1885 ‐ 1885 (realizzazione pronao)

Realizzazione del pronao sorretto da due colonnine monolitiche e ornato sulla volta da pitture simboliche

1984 ‐ 1984 (restauro campanile e copertura)

Restauro del campanile e della copertura