Parrocchia di San Biagio in Montegrosso Pian Latte (IM)
CAPPELLA DEI SANTI LORENZO E ROCCO
Tipico esempio di architettura campestre legata agli aspetti economici e devozionali della società rurale dell’area alpine ligure, posta quasi a guardia di un vasto territorio di castagneti, la Cappella dei Santi Lorenzo e Rocco sorge a circa un chilometro dell’abitato di Montegrosso Pian latte, su un percorso che collega quest’ultimo agli insediamenti medievali del paese (La Ca’ Longa, casa agricola-fortificata e la Bastia), frequentato nei secoli dalla comunità locale per svolgere le attività agricole e sul quale si incontrano altre cappelle e piloni votivi.
Le notizie sulla costruzione dell’edificio sono scarse, ma esso potrebbe avere origini databili al XIV – XV secolo, in quanto alcune interpretazioni storiche lo hanno individuato come ricovero nel 1423, a seguito di un’epidemia di peste. Nei registri contabili della parrocchia, però, all’anno 1689 è presente una voce di riedificazione dell’oratorio, pertanto la sua configurazione odierna potrebbe datarsi alla medesima epoca.
Il sacello ha un’unica aula a pianta rettangolare con abside semicircolare e copertura a botte; il piccolo presbiterio è rialzato rispetto all’aula da un gradino che lo delimita e contiene, addossato al muro, l’altare in materia la cui pala raffigura il martirio dei santi titolari
Un’ampia cornice su cui si imposta la volta percorre tutta l’aula ed il presbiterio che è individuato da due lesene con capitello.
L’involucro è in pietra ed i prospetti si presentano appunto in pietra facciata a vista con stilature in calce. La facciata presenta al centro la porta ed in alto, in asse, una bucatura circolare; ai lati della porta di ingresso troviamo due finestrelle devozionali rettangolari; gli architravi sono tutti in legno.
La copertura a due falde ha struttura presumibilmente in legno e manto in ciappe; il pavimento interno che troviamo oggi risale agli anni ’60 ed è in piastrelle di graniglia di marmo; in origine era in ciappe come si deduce dalle scaglie trovate nel sottofondo.
Il Restauro
L’edificio è stato sottoposto ad un opportuno restauro negli anni 2024-2025, in quanto l’abbandono delle attività agricole nel territorio e la conseguente manutenzione degli edifici devozionali ad esso collegati, ne avevano compromesso la salute, causando soprattutto degrado, infiltrazioni, disconnessioni pavimentali e sostanziali lesioni all’esterno.
L’intervento ha risanato la copertura mediante la sostituzione della struttura lignea degradata, la realizzazione del tavolato, la stesura del telo in tessuto non tessuto traspirante e la ricomposizione del manto in “ciappe” di pietra locale.
Sono state riconnesse le fessurazioni passanti poste sovrapporta mediante operazioni di scuci e cuci e per limitare l’instabilità strutturale muraria si è provveduto ad inserire una terza catena all’altezza della cornice interna in aderenza alla controfacciata, con fori nella muratura perimetrale e serraggio con chiavi metalliche.
Le superfici murarie in pietra esterne interessate dai fenomeni di alterazione biologica sono state trattate con prodotti diserbanti e antiradicali prima di procedere all’estirpazione delle essenze germogliate con foglia e alla rimozione dei muschi e dei licheni.
L’intonaco delle pareti interne e del soffitto voltato è stato rimosso fino allo strato sottostante sano o al vivo della pietra nella porzione di maggior degrado e ripristinato con materiale a base calce della stessa tipologia e granulometria di quello esistente; sono stati altresì riprofilati la cornice di imposta della volta nelle porzioni mancanti e l’altare in materia addossato all’abside. Le pareti sono state tinteggiate seguendo la cromia rilevata dall’indagine stratigrafica.
La recente pavimentazione è stata rimossa e sostituita da elementi in pietra locale in continuità con il pavimento del presbiterio.
Bibliografia
- Archivio Diocesano di Albenga, faldone 198
- Tacchella, Le visite apostoliche alla Diocesi di Albenga, 1585-1586
Foto ante lavori
Foto esecuzione lavori
Foto fine lavori
Progetto e direzione lavori architettonica: arch. Daniela Poggi
Progetto e direzione lavori strutturale: ing. Edgardo Badoino
Impresa esecutrice: Impresa edile Alessandri Bruno snc