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4 Luglio 2023
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“Il teatro dei cartelami”: la proiezione del documentario a Imperia

Appuntamento di grande suggestione con i cartelami sabato 22 luglio a Imperia. Il Santuario di Santa Croce in Monte Calvario ospiterà “Il teatro dei cartelami”, la proiezione dell’omonimo docufilm di Franco Boggero, storico dell’arte, e Marco Kuveiller, regista, dedicato ai teatri effimeri della Settimana Santa.

L’evento si svolge grazie alla collaborazione tra Formae Lucis e l’AssociazioneMusica al Monte” e vedrà presenti gli stessi Boggero e Kuveiller ma anche lo storico dell’arte Alfonso Sista, che curò insieme a Boggero la mostra sui cartelami esposta a Palazzo Ducale di Genova nel 2013. Il docufilm, di quasi un’ora, racconta un viaggio approfondito alla scoperta dei cartelami rinvenuti in seguito a una lunga stagione di ricerca nel Ponente ligure, restaurati e “riconsegnati” alle loro comunità dal 2012-13 alla fine del 2022. Un’occasione per esplorare il mondo degli apparati effimeri con un racconto frutto di un lungo lavoro che porterà gli spettatori tra le province di Imperia e Savona.

«La ricerca dei cartelami ha avuto i suoi momenti più affascinanti nel Ponente ligure – spiega Franco Boggero – raccontando la riscoperta di questi apparati che per fortuna non erano stati buttati via ma conservati, abbiamo voluto restituire un’immagine del Ponente ligure e del suo entroterra bellissimo, di cui si conosce ancora poco, e anche delle comunità che lo animano. Il docufilm racconta anche molto bene la presenza umana: il rapporto tra questi oggetti e le comunità che li hanno conservati e in qualche caso fatti rivivere è importante: alcune di queste non sapevano nemmeno dell’esistenza dei cartelami e quando li hanno riscoperti se ne sono riappropriati: sono belle storie».

È accaduto per esempio a Laigueglia, ma anche a Cosio d’Arroscia (IM), dove un piccolo scenario con figure della flagellazione, che era stato restaurato ed esposto a Genova, è tornato in paese con il fondale con il quale era stato presentato in mostra, permettendo di riambientare un pezzetto della mostra all’Oratorio dell’Assunta di Cosio d’Arroscia.

La scusa narrativa è fornita nel docufilm dal dialogo con una giovane americana che non sa nulla di cartelami, e alla quale risponde lo stesso Franco Boggero, ma si alternano poi momenti di confronto con le confraternite e i parroci tra dialoghi nei luoghi, per indagare la collocazione originaria di questi apparati, e confronti con le persone. Il tutto intervallato da immagini non solo di interni ma dei paesaggi.

«Trovo bellissima la parte dell’artista e costruttore di strumenti musicali “possibili” Danilo Raimondo – racconta Boggero – lui riesce a suonare una zucca o il manubrio di una bicicletta, è una persona molto curiosa e racconta il territorio dando la sensazione di cosa potesse essere nel Settecento e Ottocento con il mare lontano, l’isolamento tra vallate e il suono delle campane come un vero e proprio evento». Anche la colonna sonora ha un ruolo in “Il teatro dei cartelami”. Le musiche sono infatti originali, e sono state scritte dai musicisti Federico Bagnasco Alessandro Paolini per accompagnare le immagini, regalando ulteriore suggestione al racconto.

«Tra le curiosità di questo percorso di ricerca c’è sicuramente il ritrovamento inaspettato di Laigueglia – prosegue Boggero – abbiamo rivenuto un enorme cartelame tutto smontato nella cantoria della chiesa, non capivamo cosa fosse perché sembravano tanti cartelami diversi. Con l’aiuto del parroco li abbiamo calati giù sul pavimento e guardandoli dall’alto ci siamo resi conto che andavano messi tutti insieme: si trattava di un boccascena, con fondale e quinte. Era insomma un enorme teatrino di 15 metri, ecco perché il regista ha voluto dedicare al cartelame di Laigueglia le immagini finali del film».

Al termine della proiezione, ci sarà la possibilità di dialogare e sviluppare alcuni dei temi introdotti dal docufilm grazie alla presenza di alcuni dei professionisti che hanno avuto un ruolo nel percorso di scoperta e restauro dei cartelami. «Sono convinto che ci siano ancora molti cartelami nascosti – sono le parole di Boggero – sarebbe bello tornare a discutere, in occasione della proiezione,  di dove si potrebbero trovare. Ci sono infatti alcuni luoghi nei quali vengono normalmente nascosti, sono posti un po’ canonici come per esempio sopra i grandi armadi di sacrestia o tra gli spazi delle cappelle laterali delle chiese. E poi c’è ancora molto da fare sui cartelami ritrovati: tanti sono identificati ma vanno restaurati, quelli di cui ci siamo presi cura sono solo una piccolissima parte. Non si pensi infatti che il discorso riguarda solo la Liguria di Ponente, perché si allarga anche alle regioni confinanti e alla Corsica».

L’ingresso alla serata con proiezione è gratuito, a offerta libera.