Museo Diocesano

19 Luglio 2023
– Museo Diocesano

Tasso barbasso: soluzione dell’enigma

“ il verbascum thapsus  e’ una pianta diffusa nell’area mediterranea e presente nella storia dell’arte con significati simbolici che vale proprio la pena di precisare. Infatti, troviamo il tasso barbasso in dipinti cristologici, che raccontano la storia della Salvezza compiuta in Cristo. Per esempio è presente in una xilografia che rappresenta il Paradiso terrestre nella Cosmografia Universale di Sebastian Münster pubblicata a Basilea nel 1558; è rappresentata matura, perché allude alla pienezza dei tempi. La notiamo ancora, matura e fiorita, nella Crocifissione di Antonello da Messia (National Gallery, Londra), e nella Pietà Donà dalle Rose  di Giovanni Bellini (Gallerie dell’Accademia, Venezia), ed infine nel Riposo durante la fuga in Egitto di Correggio oggi agli Uffizi. Sia Antonello da Messina che Giovanni Bellini pongono il tasso barbasso fiorito ma senza bacche perché stanno narrando la morte di Cristo: le bacche fruttificheranno nella Risurrezione; mentre Correggio lo affianca a Gesù Bambino, ma con un ulteriore significato della Passione, giacché è posto alle spalle di san Francesco che, ricevendo le stimmate, si identifica con Gesù Cristo.

Questo valore simbolico si radica nelle proprietà botaniche riconosciute alla pianta, riportate per esempio nell’erbario di epoca rinascimentale del medico Durante:

«Dicono che, serbandosi i fichi secchi nelle frondi del tasso barbasso, non si putrefanno: e che circondando la pianta delle noci co’l verbasco, li si fa ritenere i frutti», ed ancora: «Et ungendosi le mani con il succo, e mettendole poi nell’acqua, tirano a loro tutti i pesci».

(Herbario nuovo di Castore Durante, Medico e Cittadino Romano, Roma, 1585.)

Il tasso barbasso, dunque, allude alla salvezza dalla putrefazione e a una sorta di richiamo universale, facilmente interpretabile in senso appunto cristologico. Il tasso barbasso è detto anche candelaria «perché le sue frondi ritorte e secche ardono come candele, e servono come stoppini per le lucerne»;

Citazione da
“L’utilizzo del paesaggio e della allegoria parenetica delle piante come forma di rappresentazione figurativa della Provvidenza nel piano dell’opera letteraria dei Promessi Sposi”.

Testo di
di Rodolfo Papa ©

 

 

SOLUZIONE dell’ enigma circa la presenza del tasso barbasso nei dipinti di san Giovanni Battista e Santa Caterina:

I santi rappresentati sono entrambi martiri. Il tasso barbasso rimanda alla resistenza alla morte, alla fecondita’ del sangue dei martiri, e, ovviamente, come pianta “cristologica”, a Gesù stesso: primo vincitore della Morte, forza dei martiri ed esempio sommo del sacrificio che ridona la vita Divina alle anime altrimenti perdute.